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Lo studente

 

 

Essere studenti è una Via di ascesa, una Via di perfezionamento. Lo studente deve accettare con amore la conoscenza e l’esperienza che gli vengono trasmesse dal Maestro. In genere, con il concetto “studente” si intende lo spirito umano che impara dallo Spirito Divino, cioè dal Maestro. La Via dello studente è il nuovo che entra oggi nella vita dell’Umanità. Quando il nuovo entra, l’essere umano acquisisce altre idee e altri concetti sulla vita. Non sopporta né una ricchezza esterna, né compassione o supporto, né rispetto. Lo studente è passato dalla Via dell’autonegazione e si ringiovanisce alle contraddizioni che incontra nella sua vita, perché sa che sono dei compiti che deve risolvere. Lo studente non critica mai, non moralizza. Lui non si occupa degli errori delle persone. Per lui essi non esistono. Per lui esiste solo la vita corretta, la vita dell’Amore. Nell’Amore l’essere umano si autodetermina, lui determina contemporaneamente i suoi rapporti verso le persone e verso gli esseri perfetti. L’ideale dello studente è l’Amore, la Luce, la Pace e la Gioia. L’Amore è un mondo bello ed immenso. Per l’essere umano è una cosa grande provare l’Amore nel suo sviluppo e nella sua manifestazione continua, cominciando dal mondo fisico, passando dal mondo spirituale e giungendo al mondo Divino. Per l’essere umano è una cosa grande provare la Luce in tutte le forme che crea. È una cosa grande provare la Pace, provare la Gioia. Sono degli ambiti attraverso i quali lo studente deve passare, provare e investigare sulla propria via, finché raggiunge il limite ultimo della propria vita, dopodiché comincerà a studiare la grande Via del Maestro. Dopo lo svegliarsi della sua coscienza, la vita dello studente è una vita di creatività, di lavoro, non è una vita di beatitudine. La beatitudine si riferisce solo agli strumenti dello studente. Essi gli vengono dati per beatitudine, ma da lui viene  richiesto del lavoro e degli sforzi. Per molto tempo esaminano lo studente, finché gli consentono di entrare nel Regno di Dio. L’entrarvi dipende dalla sua conoscenza e dalla sua saggezza, non dal suo amore. Nel Regno di Dio non si entra per beatitudine.