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Akasha e prana

 

 

 

 

   “Padre nostro”

   “Lo Spirito di Dio”

   Leggerò alcuni versi del capitolo 5 del Vangelo di Matteo, dal verso 43 alla fine.

   Canzone: “Nella vita tutto è realizzabile”

 

 

 

         La vita è una scuola. L’uomo non deve pensare di aver imparato tutto e che non esista niente altro da studiare. L’infelicità delle persone consiste nel fatto che pensano di aver imparato tutto e che non abbiano più niente da studiare. Quando una buona persona pensa di essere molto buona e di non avere niente da fare, è infelice. Quando una persona erudita pensa di aver imparato tutto e che non ha più nulla da imparare, anche lei è infelice. Che cosa devono fare le persone religiose? Da migliaia di anni dicono che credono in Dio. Chiunque incontri, tutti dicono che Dio esiste, che esistono gli angeli, che esiste un altro mondo.

         Credere non è la sostanza delle cosa, è la religione. Questo non è ancora la vita spirituale. Perché? Perché vi sono due tipi di fede: una fede nelle ombre delle cose e una fede nella realtà. Tu credi nei quadri di un pittore, ma non credi in lui. Se credi nei suoi quadri, che cosa acquisirai? I quadri sono le ombre delle cose. Noi non le rinneghiamo, ma esse non rappresentano la realtà delle cose. Tu dici che credi nel Signore, ma dove Lo cerchi? Se credi nel Signore, ma lo cerchi fuori da qualche parte, questo non è credere nella realtà. Tu credi nell’ombra del Signore. Il Signore non potete trovarLo fuori. L’unico posto dove potete trovare il Signore è la vostra anima. Solo in voi stessi potete trovare il Signore. Qualcuno dice che non ha un’anima. Se non ha un’anima, il Signore non è in lui. Allora può trovare il Signore in ogni persona. In ogni persona troverete l’ombra del Signore. Se cercate il Signore in una persona, Lo troverete sia nel re, sia nel ministro, sia nella persona ordinaria. Egli penetra dappertutto. Egli governa, ordina e dice a tutti: “Farete la guerra”. Questo non è il padrone nell’uomo, non è il Signore. Il padrone ordina all’uomo di combattere e lui combatte. L’ammiraglio ordina a tutta la flotta di combattere e loro combattono. Il fatto che possono affondare non è importante. Chiedo: voi volete essere dei simili padroni, ordinare a migliaia, a due e più mila persone e dicendo loro di combattere, loro combatteranno? Dice loro: “Dovete morire per la vostra patria” e loro sono pronti a morire. E poi dice: “È successo ciò che ho ordinato”. Che cosa è successo? Cinquecentomila persone sono morte. Cinquecento navi sono affondate. Che cosa è successo di conseguenza? – “Noi abbiamo vinto.” Hai vinto le ombre della vita.

         Oggi diventa chiaro che cosa realmente rappresenta l’uomo di natura. A tal fine prenderò in considerazione un esempio dall’antichità. Un uomo povero prese soldi da uno ricco, ma non poteva restituirli. Il ricco lo costrinse a pagare il proprio debito. Il povero pregò il Signore di salvarlo in qualche modo dalla povertà o di salvarlo dal ricco.

         Un giorno, girando intorno ad un fiume, il povero vide che qualcuno stava affogando nel fiume e chiedeva aiuto. Lui subito accorse in aiuto, tirò fuori l’affogato. Che cosa risultò? Era il ricco che stava affogando. Vendendolo il povero si disse: “Ho pescato un siluro caro. Ora il ricco mi rimetterà i debiti.” Trovandosi fuori da ogni pericolo, il ricco si rivolse verso il povero – il suo salvatore – e gli disse: “Tu hai da pagarmi un grande debito.” – “Strano, ti ho tirato fuori dall’acqua e per di più chiedi i tuoi soldi. Non sei pronto a rimettermi il debito?” – “Ti rimetto solo mille leva[1], il resto lo pagherai.”

         Il povero pensò e si meravigliò, non riusciva capire la sostanza delle cose. Si meravigliò come in quel caso il ricco poteva ancora ricordarsi del suo debito. Comunque sia, lui continuò a pregare il Signore di liberarlo dal ricco. Un giorno il povero passò vicino ad un pozzo d’acqua e sentì che qualcuno chiedeva aiuto. Chinandosi chiese: “Chi sei tu?” Sentì la risposta e disse: “Ah, allora sei tu. Colui a cui ho da pagare? No, questa volta non ti tirerò fuori. Non farò ciò che ho fatto quando ti ho tirato fuori dall’acqua.” – “Ti rimetterò il debito.” – “Se sottoscrivi che rimetti tutto il mio debito, allora ti tirerò fuori.”

         Le persone contemporanee vogliono liberarsi dal loro destino, ma non devono essere testardi come il ricco, né come il povero. L’errore del povero sta nel fatto che ha preso più di quanto poteva pagare. Il fatto che ha preso soldi in prestito non significa nulla, bensì che ne ha preso più di quanto poteva pagare. L’errore del ricco sta nel fatto che, dopo che gli hanno fatto un favore così grande tirandolo fuori dall’acqua, ha potuto rimettere solo mille leva al povero. Il povero non poté lasciarlo affogare.

         Nel secondo caso il povero disse al ricco: “Farai il bene così, come Dio lo fa”. Perciò gli manda un documento sul quale mettere la firma con cui gli rimette tutto il debito. Solo in questa situazione il povero decise di tirarlo fuori dal pozzo. Gli disse: “Se ti tiro fuori dal pozzo, consumerò molta energia per la quale un giorno mi chiederanno conto. Mi chiederanno dove ho speso questa energia.” La firma deve essere messa bene. Dovrai rimettere il debito. Ma nel nome di chi? Devi rimettere il debito nel nome del Signore, nel nome della tua onestà e nel nome della tua giustizia. Allora anche il debitore ti dirà: “Quando mi rimetti il debito, prometto di esserti riconoscente. Non mi parlerai più del debito. Allora anch’io riconosco che sei una persona onesta.” Il primo documento certifica che rimetti il debito al tuo debitore, e nel secondo scriverai che rimetti il debito nel nome di Dio e della propria onestà e giustizia.

         Dunque, se siete al posto del ricco e non sapete come procedere con il vostro debitore, vi troverete in fondo al pozzo. Allora, volente o nolente, sottoscriverete il documento che rimettete il debito. Se siete al posto del povero, non prenderete più soldi di quanto potete rimborsare.

         Un derviscio[2] incontrò un turco bei[3] e lo fermò per strada dicendo: “Ho bisogno di un po’ di soldi, può prestarmene?” Il bei aprì subito il suo borsellino, in cui c’erano monete d’oro, d’argento, grosh[4], e gli disse: “Prego, prendine quante te ne servono.” Il derviscio prese solo un grosh. – “Prendine di più!” – “Ora ho bisogno solo di questo.”

         Nel mondo Divino le cose si risolvono così, mentre in quello fisico: in maniera un po’ diversa. Così come attualmente si manifesta il mondo, le cose vanno in maniera diversa, ma per non perdere la sua coscienza ed equilibrio, l’uomo deve studiare le leggi Divine. Guardate che cosa fanno gli aviatori che si elevano ad altezze grandi. Poiché l’aria diventa più rarefatta,  prendono una certa riserva di ossigeno. Se non hanno una quantità sufficiente di ossigeno,  soffocheranno e perderanno la conoscenza. Così anche coloro che salgono in alto devono prendere aria da giù. Coloro, invece, che scendono in profondità, devono prendere qualcosa da lassù per resistere alle condizioni difficili.

         Coloro che chiedono soldi o sono saliti troppo in alto, o sono scesi troppo in basso. Qualcuno dice che non ha cibo. Egli prenderà il suo cibo da lassù. I religiosi dicono che il Signore penserà a tutto. Creando il mondo, il Signore pensò a tutti. Non esiste cosa a cui il Signore non abbia pensato, ma uscendo dall’ordine Divino ed entrando in quello umano, le cose cambiano. Quando scendi giù, prenderai qualcosa con te. Anche quando sali in alto prenderai qualcosa con te. Ma come è stato predeterminato? Ciò che è predeterminato nel mondo Divino è una cosa, ciò che è predeterminato nel mondo spirituale è un'altra. È predeterminato che, vedendo una persona caduta nel pozzo, la tirerai fuori, ma contro due firme: la prima firma è data nel nome del Signore, mentre l’altra è data nel nome della tua onestà e giustizia. – “Ma non si può fare con la fiducia?” – Niente fiducia. Devi consegnare due firme, tutto qui.

         Le persone attuali hanno bisogno di un insegnamento che le ringiovanisca. Secondo la filosofia indù esiste una sostanza che loro chiamano “cronaca dell’akasha”. In questa cronaca è iscritto tutto ciò che il passato nasconde in sé, così anche ciò che avviene oggi. I bulgari utilizzano spesso questa parola “kasha[5]” – “a, kasha”. Quando succede qualcosa che non possono sistemare, dicono: “Ah, è successo una kasha (pasticcio)”. Dunque, ciò che non può essere sistemato nel mondo è “a-kasha”. Secondo gli indù, l’akasha è qualcosa che colma l’intero spazio ed esiste per l'eternità. Da esso sono create tutte le forme. È qualcosa che sta immobile nello stesso posto. Assomiglia ad un grande aristocratico che è sempre a riposo. Per ricavarne qualcosa devi metterlo al lavoro.

         La seconda sostanza, o il secondo principio degli indù, è il prana che esiste da sempre. Noi la chiamiamo forza e da essa provengono l’elettricità ed il magnetismo. Esso crea le loro forme. L’etere, l’aria, l’acqua, tutti i pianeti e le comete provengono sempre dal prana e dall’akasha. Gli indù hanno una scuola in cui studiano le leggi del prana e dell’akasha. Con questo vogliono diventare padroni del mondo. Questa è una grande ambizione. In relazione a questo gli indù sono molto ambiziosi. Dopo esser diventato yoghi, l’indù ha l’ambizione di diventare re non solo delle persone, ma anche dell’intera natura. Hanno l’ambizione di ordinare agli Dei. “Prana” in bulgaro si dice “Yana”. I bulgari hanno diviso questa parola in due: prana-yana.

         Per servirsi dell’energia dell’akasha e del prana, gli indù devono avere una base positiva della vita che non hanno, perciò per loro questi due principi esistono senza alcuna relazione tra di loro. Dietro il prana e l’akasha vi è qualcosa d'altro che noi non sappiamo cosa è, non conosciamo la sua sostanza. L’akasha ed il prana sono le manifestazioni di una  sostanza che sta dietro di essi e della quale noi non abbiamo alcuna idea.

         Per servirsi del prana, l’uomo deve studiare le sue leggi, perché dalla scorretta ripartizione del prana nel corpo umano provengono le varie malattie. Quando il prana non è ripartito ugualmente nella testa umana, nasce il mal di testa; se non è ripartito ugualmente nei polmoni, compare la tubercolosi; se non è correttamente distribuito nello stomaco, compare il disordine gastrico e di conseguenza la digestione non avviene correttamente; se nei muscoli è ripartito scorrettamente, compare il reumatismo articolare. In genere, le malattie provengono dalla ripartizione scorretta del prana nell’organismo umano. In alcuni organi vi è più prana, in altri –  di meno, di conseguenza alcuni sono estremamente poveri, altri – più ricchi. E così tra i ricchi e i poveri nasce un certo conflitto.

         La scienza del prana ha lo scopo di ripartire questa energia uniformemente tra tutti gli organi e le cellule, in modo che alcuni non siano ricchi ed altri poveri, affinché gli uni non soffrano per colpa degli altri e tutte le cellule vivano bene. Gli indù sostengono che l’uomo non può avere un organismo sano se non comprende le leggi del prana. In questo senso la respirazione non è altro che un metodo per accumulare il prana. Anche il pensiero, il sentimento, le azioni sono dei metodi per accumulare il prana. Se la tua mente, il tuo cuore e la tua volontà non funzionano, sarai privato del prana che ti è necessario. Se perdi il prana nel cervello, soffrirai di mal di testa, di conseguenza il tuo pensiero non funzionerà correttamente. Se non pensate, se non sentite e non agite correttamente, il vostro sistema respiratorio, il vostro sistema digestivo e nervoso perderanno il prana e non svolgeranno correttamente le proprie funzioni. Di conseguenza nasceranno una serie di contraddizioni.

         Per evitare le malattie e le contraddizioni nella vita, tutte le persone erudite hanno cominciato a studiare le leggi del prana e dell’akasha per poter servirsene correttamente. Le studiano in tutte le loro forme. Le persone attuali aspirano a creare un nuovo mondo. In che cosa consiste il nuovo mondo? In una nuova comprensione delle cose. Noi diciamo che le cose si ordineranno, ma come avverrà questo? Abbiamo in mente un modo ragionevole per l’ordinamento delle cose. Incontro un bambino piccolo povero. Vedo che la sua testa è ben formata, ha le condizioni per diventare musicista o cantante, è nato per diventarlo. Allora gli dirò che la sua felicità è in egli stesso e deve aver fiducia in sé stesso, deve lavorare per progredire. Quando gli vengono date le condizioni, il bambino comincia a lavorare e presto si manifesta.

         Alcuni religiosi vogliono essere amati da Dio. Chi può amare Dio? Chi può amare il professore di musica? Quando vede uno studente capace, i cui occhi brillano vedendo lo strumento, il professore capisce che è dotato e comincia subito ad insegnargli senza farsi pagare. Lo studente capace apre il cuore del professore. Da un bambino musicale e dotato esce un’energia musicale di cui il professore si serve. Il maestro ricava qualcosa dal proprio studente capace. Dallo studente esce il prana con cui paga al maestro le lezioni che gli vengono impartite. Ogni persona deve avere almeno una dote in sé dalla quale esca il prana. Con questo prana l’uomo paga le persone per i favori che gli fanno.

         Ora, voglio che concepiate la parte scientifica, che sappiate in che cosa consistono gli errori delle persone contemporanee. Molti sono giunti alla situazione di aspettare tutto da Dio e dicono: “Il Signore provvederà”. Il Signore ha provveduto a tutto molto tempo fa, ma rimane che provvediamo anche noi.

         Dite: “Preghiamo Dio.” Come pregherete Dio? Se prego Dio e Lo servo, la preghiera ha senso. Ma se prego Dio e non Lo servo, la preghiera non ha alcun senso. Pensate che Dio possa sempre ascoltarvi? Pensare così è esagerato. Per quale motivo Dio può sempre ascoltarvi? Affinché il Signore ti ascolti sono necessarie tre cose: caricare di lavoro la tua volontà per servirLo, caricare di lavoro il tuo cuore per amarLo, caricare di lavoro la tua mente per servirLo. Dunque, se carichi di lavoro la tua mente, il tuo cuore e la tua volontà al servizio di Dio, pregando, Egli ti ascolterà. Ma se servi te stesso con la tua mente, con il tuo cuore e la tua volontà, la tua preghiera non può essere accettata dal Signore. Di conseguenza, quando serviamo Dio con la mente, con il cuore e con la volontà, Egli vivrà dentro di noi e risponderà a tutto ciò che chiediamo. Poiché Dio è ovunque nel mondo, Egli vive in noi e noi viviamo in Lui, non può non risponderci se compiamo la Sua volontà.

         Alcuni vogliono liberarsi di Lui e che Egli risponda comunque alle loro preghiere. Questo è impossibile. Tutti noi, che viviamo, abbiamo preso materia da Lui e forza e poi vogliamo liberarci, essere liberi. Data questa situazione, come possiamo liberarci di Lui? Questo è una logica irragionevole.

         Qualcuno dice che può vivere anche senza fede. Questo significa vivere senza aria. Dio è nell’aria. Provate a smettere di respirare per cinque – sei minuti. Quando respiri, quando pensi, Dio è nel tuo pensiero. Quando senti, Dio è nel tuo sentimento. Dio è anche nelle tue azioni. Avete fatto la prova di non pensare? E' impossibile.

         Quando qualcuno dice che non vuole pensare, intende un’altra cosa: non pensare a cose che lo preoccupano, che non contribuiscono nulla. Oppure, l’uomo non deve pensare contemporaneamente a molte cose. Se vuoi realizzare qualcosa, pensa solo ad un lavoro. Quando vuoi realizzare una cosa, pensa solamente ad essa, non pensare ad altre cose. Ogni cosa deve avvenire in modo consecutivo. Per esempio, vuoi fare qualcosa, puoi subito cominciare dall’inizio e terminare alla fine? Comincerai dall’inizio e passerà un certo periodo di tempo finché giungi alla fine. Se vuoi scrivere una lettera, puoi scriverla ad un tratto dall’inizio alla fine? Hai bisogno di almeno quindici – venti minuti per scriverla.

         La forza della vostra lettera dipende dall’impostazione delle parole. Qualcuno chiede dei soldi a un altro, scrive una lettera e i soldi non vengono. Un altro scrive una lettera, i soldi vengono. Perché? Io so le ragioni di ciò. Anni fa un fratello pubblicava una rivista, ma non aveva dei mezzi finanziari. Un giorno venne da me e mi disse: “Ho deciso di scrivere una lettera a tre miliardari americani dicendo loro che pubblico una rivista e chiedendo loro dei soldi”. Gli dico: “Gli americani sono delle persone molto intelligenti e pratiche. Loro non danno soldi in prestito facilmente”. – “Come mai?” – “Egli non capisce che cosa è l’americano. Faccia una prova e vedrà che cosa gli risponderanno.” Scrisse una lettera a tutti e tre e presto ricevette una risposta, molto gentilmente gli scrivono: “Signore, non abbiamo un budget previsto per la pubblicazione di una tale rivista. Comprendiamo la Sua situazione, ma non abbiamo un tale budget.” Il nostro fratello non sapeva come scrivere loro. Voleva costringerli con la propria  rivista a concedergli una somma di denaro. La forza non è nella sua rivista, ma nel pensiero che rivolge a questi ricconi. Se vuole dei soldi, dovrebbe andare in America, presentarsi davanti a loro e allora aspettare qualche aiuto. Se fossi al posto del nostro fratello, farei così. La lettera postale non è una maniera diplomatica. Andrai da solo e ti presenterai a queste persone.

         Dunque dico: Questa è la legge. Questo amico non capisce la legge del prana. Ha una comprensione superficiale. Direte che lui ha fatto così in nome di Dio. Le beneficenze non vengono tutte fatte sempre nel nome di Dio? Se vai a chiedere soldi in nome di Dio, ti daranno dieci, quindici, venti leva, ma se vai da una persona ricca tirando fuori la tua pistola, ti darà venti, cinquanta e centomila leva.

         Un miliardario americano si preparava ad andare a letto quando da sotto il tavolo saltò fuori un ladro, indirizzò verso di lui la sua pistola e disse: “Ecco il mio Signore.” – “Prendi quello che vuoi”, disse il miliardario. Il ladro prese una grande somma di denaro e se ne andò. Rimasto da solo, l’americano sospirò liberamente e si disse: “Meno male che non mi ha ucciso. Ringrazio per questo.” Oltre il fatto che non si indigna che gli hanno preso così tanti soldi, ringrazia di non essere stato ucciso. Quando vi consigliano di pazientare, dite che non potete pazientare, ma quando viene da voi la malattia con la propria pistola, già pazientate per necessità. Quando viene la sofferenza, pazientate. Chi può privarvi della sofferenza? Nessuno può togliervela. Se comprendete la legge del prana, la sofferenza può scomparire da voi in una maniera magica e  abbandonarvi.

         Un giorno mi invitarono nella casa di un evangelista. Quando fui a casa sua vidi che si lamentava per il dolore di un dente. Aveva la guancia gonfia. Dissi: “Come è possibile che a un evangelista gli si gonfia la guancia? Perché non preghi Dio?” – “Prego, ma questa cosa non si risolve con una preghiera. Non voglio andare neanche dal dottore.” – “Se mi occupo io di farti guarire, ci crederai?”, dissi. – “Ma tu sai curare?” – “So qualcosa.” – “Come mi curerai?” – “Dirò solo una parola e sarai guarito.” Gli dico: “Guardami negli occhi.” Lui mi guarda negli occhi. – “Dammi ora la mano.” Gli presi la mano, la tenni un po’ nella mia e poi gli chiesi: “Come va il dolore ora?” – “Non ho più dolore.” Dunque, il suo dolore se ne era andato. Dopo un certo periodo di tempo lo vidi un’altra volta e mi disse: “Come hai fatto ad incantarmi così da far passare il dolore in un attimo?” Dopo aver detto che l’avevo incantato, il dolore gli ritornò. Gli dissi: “Questa non è magia, ma devi rimettere la speranza in Dio. Se non speri e non credi in Dio, ti lascerò con la guancia gonfia. Se credi, guadagnerai. Se non credi, perderai tutto.” Dopo gli citai un verso del Vangelo in cui si dice: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto[6].”

         A volte avete un pensiero preoccupante. Dico: Io posso aiutarvi. Poiché mi avete chiamato quando avevate la guancia gonfia, dovete credere. Perciò è detto nelle Scritture che vi sarà dato secondo la vostra fede. Voi dovete comprendere la legge del prana. Quando curate, non dovete ammettere il dubbio in voi stessi.

         Ora vi racconto queste cose, ma non devo parlarvene per nulla. Quando vi racconto qualcosa delle medicine di cui mi servo, esse perdono la loro forza. Quando una persona parla delle proprie virtù, perde le virtù. Quando parla della sua forza, perde la forza. Perché raccontare alle persone della propria forza? A che cosa mi serve raccontare alle persone che sono buono, sono un cantante geniale? Quando esco sulla scena a cantare, la mia canzone da sola mi raccomanderà. Non ho bisogno di queste parole. La canzone da sola mi raccomanderà, essa sostituirà le parole. Perché parlare della propria forza? La forza ti raccomanderà da sola. Quando dimostri la tua forza, tutti capiranno che sei forte. A volte pensate di essere forti, ma quando viene la tentazione o la fatica, allora vedete quanto siete forti. Se non potete sopportare la fatica correttamente, non siete una persona forte. Se non potete sopportare correttamente una malattia, dove sta la vostra forza?

         Un medico bulgaro mi raccontò una sua esperienza ai tempi della guerra mondiale, che lo stupì molto. Venne – dice lui – da me un soldato dal fronte, mi fece vedere la sua mano, che era ferita male, e mi disse: “Signor dottore, La prego di farmi un’operazione alla mano.” Gli esaminai la mano, dissi: “Bisogna farti un’anestesia.” – “Non voglio nessuna anestesia. Tagli direttamente.” Presi il coltello e cominciai a tagliare. Guardai la sua faccia, tranquilla, non si muoveva neanche un muscolo. Alla fine mi chiese: “Ha finito, Signor dottore?” – “Ho finito.” – “Grazie.” Prese il suo cappello e uscì fuori. Dico: ecco un cristiano che ha una completa padronanza di sé. Gli indù lavorano per secoli sull’autocontrollo, ma questo bulgaro è nato con l’autocontrollo. Egli dice al dottore: “Non voglio che mi faccia l’anestesia. Posso sopportare, non sono di quelli paurosi.”

         Dico: finché l’uomo non impara a sopportare con gioia dentro di sé le proprie sofferenze, a considerarle come una scuola, non può realizzare nulla. Vi sono fatiche, sentimenti, pensieri, azioni che compaiono nella vita umana come una scuola. Se non può sopportare queste fatiche con gioia, come sopporterà le sofferenze e le fatiche più grandi che vengono da fuori? Se l’uomo non può aiutare sé stesso, come farà ad aiutare gli altri? Un uomo può aiutare i suoi vicini tanto, quanto può aiutare sé stesso. Tanta luce può penetrare nella tua mente, e così tanta ne può penetrare anche nella mente di coloro a cui tu parli. Come il calore del tuo cuore può scaldare te stesso, così questo calore può scaldare anche le altre persone intorno a te. Tanto forte sei tu, tanta é la forza che puoi trasmettere agli altri. L’uomo è una misura delle cose. L’insegnamento Divino consiste in questo: l’uomo deve comprendere prima le leggi del proprio pensiero, che deve essere legato al pensiero Divino. Dunque, il pensiero dell’uomo deve essere legato al prana. Ogni giorno l’uomo deve pensare un’ora al prana che viene dal Sole per poterlo percepire in sé e servirsene. Il prena viene anche da altre stelle, dai pianeti, ma la fonte principale del prana è il Sole. Dunque, con il tuo cervello, con il tuo pensiero accumuli il prana dal Sole e da lì lo rimandi in tutto il corpo. Se comincia a farti male un certo organo, puoi tirare fuori una parte di prana dal tuo cervello e indirizzarla verso l’organo malato. Questo organo necessita di una tale energia.

         Prima di tutto dovete smettere di preoccuparvi. La preoccupazione deve rimanere fuori. Metterete da parte tutto ciò che vi preoccupa. Se non hai soldi, sarai felice che non ne hai, perché ti sarà data la possibilità di provare che anche in un altro modo puoi fornirti i soldi. Dici: “Io non posso vivere senza soldi.” Strano! Le piante, gli uccelli, i pesci, gli animali come fanno a vivere senza soldi? L’uomo invece non può vivere senza soldi? L’uomo che sta al di sopra dei pesci, degli uccelli, delle piante, degli animali non può vivere senza soldi e loro invece vivono senza soldi. Allora risulta che l’uomo sta più in basso rispetto alle piante e agli animali. Io piùttosto crederei che i soldi non possano vivere senza l’uomo, e non che l’uomo non possa vivere senza i soldi. I soldi sono di un’origine migliore. Così sono più d’accordo, ma non posso essere d’accordo sul fatto che l’uomo non può vivere senza i soldi.

         Quando qualcuno dice che non può vivere senza soldi, ecco che cosa intendo con queste parole: non può vivere senza una certa quantità d’oro nel suo sangue. Non può vivere senza una certa qualità d’oro nel cervello, nei polmoni, nello stomaco, nelle ossa, ecc. Senza questa quantità d’oro nel suo corpo l’uomo non può essere sano. Questo lo accetto, ma per quanto riguarda l’oro esterno, non lo accetto. Senza banconote si può, ma senza oro metallico non si può. L’organismo necessita di una certa quantità d’oro che attiri quello esterno. L’oro interno attira quello esterno. L’oro viene attirato dall’oro. Esiste un oro maschile e un oro femminile. L’oro degli uomini è femminile, mentre quello delle donne è maschile. Il processo deve essere opposto. E perciò, quando un uomo e una donna si amano, in realtà è il loro oro che si ama e non loro stessi.

         Ora non voglio che crediate necessariamente a questo. È una scienza che studierete. Dimostrarvelo è inutile. Se volete, accettate che è così. Se non lo accettate, potete rifiutarlo. Voi siete liberi di accettare o di rifiutare le mie parole, ma parlandovi così faccio solamente muovere l’aria intorno a voi. È un’azione meccanica. Ora, le mie parole che entrano in voi, invece, rappresentano un’azione dinamica. E ciò che comprendete di esse è la parte spirituale. Ciò che applicate, invece, è ciò che è Divino. Secondo me, i vostri pensieri, i vostri sentimenti, così anche le vostre azioni unite in uno e realizzate rappresentano ciò che è Divino  nell’uomo.

         Di conseguenza, quando la mente si riunisce al cuore e il cuore alla volontà, il risultato, che acquisiamo nel caso concreto, rappresenta ciò che è Divino. Le cose Divine sono quelle che vengono realizzate e contemporaneamente diventano base per nuove realizzazioni. Non potete ancora dire di aver realizzato tutto. Se pensate di aver realizzato tutto, ciò indica che non comprendete la legge Divina. Quando le persone vogliono essere buone, devono sviluppare il loro cuore, acquisire prana. Il bene è necessario affinché il cuore sia sano. Quando la mente pensa, cerca la verità, perché il prana si accumula solo tramite la verità. Solo così l’uomo può pensare correttamente. Esercitando la volontà di agire giustamente, l’uomo accumula sempre prana in sé.

         Di conseguenza, se nella tua volontà non applichi la giustizia come metodo, se nel tuo cuore non applichi il bene come una possibilità e infine, se non poni la verità nella tua mente come un’essenza, non puoi servirti del prana, di questa energia vitale. In questa situazione, non può venire e incarnarsi nel tuo organismo rendendolo sano. In questa situazione, il tuo pensiero non può essere chiaro, né il tuo cuore e la tua volontà funzioneranno bene. Qualunque sia la ricchezza che hai, qualunque siano le forze che hai, sarai scontento, più scontento del più grande povero. La contentezza interiore dipende anche dal pensiero umano. Il compito delle persone religiose consiste proprio nel raccogliere prana per le generazioni future. Molti si chiedono quale è lo scopo della religione. Lo scopo della religione è di raccogliere prana dal Sole, che è necessario all’intera Umanità. Essi raccolgono questa energia tramite il loro cuore. Gli studiosi, invece, che si occupano di scienza e lavorano con la loro mente, immagazzinano questa energia, il prana, non solo per sé stessi, ma anche per la generazione futura. Essi raccolgono questa energia anche con la loro vita buona e loro forte volontà.

         Le persone attuali trascurano il lavoro in questo ambito e dicono che il Signore sistemerà il mondo. No, noi abbiamo rovinato il mondo e siamo noi che lo sistemeremo. L’errore delle persone consiste nella convinzione di essere dalla parte giusta. Nessuno ha il diritto di impadronirsi del mondo per sé stesso. Nessuno ha il diritto di dire che questo è buono e quello non è buono. Ognuno deve rendersi conto che ciò che gli è dato è Divino. Hai un cuore, ringrazia Dio per esso. Hai una mente, ringrazia Dio per essa. Hai un corpo, una volontà, ringrazia Dio per essi. Non davanti alle persone, ma davanti a te stesso. Ringrazia per tutto ciò che ti è stato dato, in tutti i casi. In tutte le condizioni ringrazia Dio e sarai sano.

         Noi viviamo e ci muoviamo nel Dio. L'apostolo Paolo dice: “Noi viviamo” – questo è akasha – “e ci muoviamo nel Dio” – questo è prana. Dunque, l’uomo passa per queste due sostanze, per questi due poli. Io, invece, sostituisco il prana con lo spirito umano e l’akasha con l’anima umana. L’uomo deve rendersi conto che ha un’anima, ha anche uno spirito che deve servire. Servendo la tua anima e il tuo spirito, servi contemporaneamente anche Dio.

         Dunque dico: Questo è un metodo pratico tramite il quale potete essere sani. In questo modo la mente, il vostro cuore si sviluppano correttamente. Così possono migliorare anche le condizioni sociali. Se un popolo tiene nella propria mente la verità, nel proprio cuore il bene e nella propria volontà la giustizia, si eleverà e Dio lo benedirà. In questo non esiste alcuna eccezione. Se voi tenete nella vostra mente la verità, nel cuore il bene e nella volontà la giustizia, non potete essere deboli. Diventerete forti perché Dio è dalla vostra parte. E Dio vi darà ciò che è necessario per il vostro servizio. Questa è la via del servizio futuro. E se nella tua preghiera non entra la giustizia, la verità e l’amore, non puoi studiare, non ti viene concesso un credito.

         Gli indù utilizzano diversi metodi di respirazione, che seguono anche gli europei, ma  ottengono risultati negativi. Perché? Non sono adatti a loro. Li applicano meccanicamente. Per respirare correttamente devi collegare la mente con la verità in modo che si armonizzino, il cuore deve essere in armonia con il bene, mentre la volontà deve essere in armonia con la giustizia. E allora, rivolgendo la tua mente, il tuo cuore e la tua volontà verso il prana, esso entra nel tuo corpo e guida le sue funzioni. Solo in questa situazione l’uomo può essere felice. Noi chiamiamo questo stato beatitudine uno stato mistico nell’uomo. Questo è il modo per raggiungere la beatitudine.

         Chi non capisce questa legge dice che l’uomo non può essere felice sulla Terra. Nell’ignoranza non può esserci beatitudine. Esiste una beatitudine delle ombre che ora compare, ora scompare. Ora voi aspettate di morire, di andare all’altro mondo e di trovare allora ciò che cercate. È un’illusione. Cristo dice: “Coloro che sentiranno la mia voce, rivivranno.” Dunque l’uomo deve sentire adesso questa voce, non quando andrà all’altro mondo. Se aspetterà di sentire la voce nell’altro mondo, lì non sentirà nulla. La legge è la stessa. Dio è dappertutto. Io parlo di Dio come un principio ragionevole. Questa ragionevolezza è anche nella mente umana, nel cuore umano e nella sua volontà.

         Dunque dico: lo spirito umano e l’anima umana sono le due voci. Le persone riconoscono fino ad un certo punto lo spirito umano, ma per quanto riguarda l’anima, la rinnegano. Questo è l’errore delle persone. Dicono che nel mondo non esiste l’anima, ma solo la materia e l'energia. Sono delle teorie. Ma vi sono le teorie delle ombre e le teorie della realtà. Nelle teorie delle ombre le cose vengono provate solo esternamente. Tu non puoi provare l’essenza di un’ombra.

         Le persone attuali vivono nelle ombre della vita, in cui tutti muoiono. Quando muore qualcuno, tutti dicono che non sanno dove è andato, dicono che è scomparso. Però nella realtà le cose non scompaiono. Alcune perone sono scomparse per voi, mentre vi sono taluni che non scompaiono. Vanno tra le persone, si manifestano davanti a loro, parlano con loro. Apparentemente muoiono, ma dopo la morte vanno come ospiti da un luogo all'altro. Se viene un chiaroveggente, le vedrà.

         In una chiesa inglese un predicatore predicava sull’altro mondo. Disse ai propri fedeli che dopo la morte le anime vanno da Dio. Uno degli inglesi, che aveva da poco perso la sua unica figlia, per la quale era molto addolorato, si rivolse al predicatore con le parole: “Dove è attualmente mia figlia?” – “È da Dio.” In quel momento vicino a quell'inglese stava seduto un chiaroveggente che gli disse: “Signore, tua figlia è qui, vicino a te.” – “Come è possibile?” E il chiaroveggente cominciò a raccontargli come era sua figlia, come era vestita e così via. “A quale dei due devo credere?”, disse l’inglese, rivolgendosi al predicatore. – “Tu dici che mia figlia è da Dio e questo signore dice che è qui, vicino a me e parla con lui.” Crederai al chiaroveggente che descrive tua figlia e dice che cosa vuole da te. Dunque, tutto ciò che avviene in cielo, ha una una ripercussione sulla Terra. E viceversa, ciò che avviene sulla Terra, ha una ripercussione in cielo. È ciò che è reale nella vita. È ciò in cui non dovete solamente credere, ma anche sapere.

         Dico: imparerete a respirare correttamente per acquisire dall’aria il prana necessario. Oggi tutti si lamentano che i loro affari non sono in ordine. Mi meraviglio guardando le persone, tutti parlano sempre di soldi. I soldi sono l’ultima cosa a cui bisogna pensare. I soldi verranno da soli. Pensate che il padre ricco non abbia pensato al figlio ricco? È sufficiente che il figlio ami il padre che il cuore del padre sia aperto a lui. Se il figlio conduce una vita dissoluta, il cuore del padre e della madre si stringe dolorosamente. Pensate che il figlio e la figlia possono costringere con la forza i loro genitori a pensare a loro? E' impossibile. Nonostante questo, le persone vogliono costringere Dio con la forza a dar loro qualcosa.

         Ora vengono richieste persone forti di mente, di cuore e di volontà. Per essere forti dovete avere amici forti. Per essere intelligenti dovete avere amici intelligenti. Per essere buoni dovete avere amici buoni. Questa è la legge. Il simile attira il simile. Io non parlo di persone buone esteriormente. Secondo me il bene è un processo intimo. Pensare correttamente è un processo Divino, mentre agire correttamente è un processo umano. La cosa più elevata sulla Terra è la volontà dell’uomo. Se non ami le persone, non puoi avere una forte volontà. Se non ami gli angeli, non puoi avere un cuore buono e se non ami Dio, non puoi avere una mente forte. La luce esce da Dio, perciò Dio si chiama ancora luce.

         Dio ha lasciato tutto a disposizione dell’uomo. Ed avendolo creato, l’uomo deve studiare le sue leggi. Ciascuno deve essere un rappresentante delle manifestazioni di Dio. E quando viene a contatto con voi, deve sentire che da voi si spande qualcosa di particolare, di Divino. Ognuno deve sentire che i vostri pensieri, sentimenti ed azioni sono Divini. A tutti fa piacere incontrare una simile persona e parlare con lei. Quando incontrerete una tale persona, tra di voi non comparirà alcuna contraddizione, alcun conflitto. Potrete liberamente dirle ciò che volete, senza che vi faccia alcuna osservazione. Non vi dirà che pensate in modo errato, ma vi dirà che ognuno pensa a modo proprio e in relazione a questo ha ragione. Ogni persona pensa e agisce secondo le proprie idee. Però se studiamo la vita, lì non c’è bisogno di discutere dei tuoi e dei miei pensieri, sentimenti e azioni. Lì rimangono per l’eternità solo i pensieri corretti, i sentimenti corretti e le azioni corrette.

         Ora, non si tratta di discutere in che cosa crede o quale credo sia giusto. Dal nuovo punto di vista dovete porre l’amore come impulso nella vita. Se amate il vostro prossimo come voi stessi, quando vi parla, vi metterete al suo posto. Se vuoi correggerlo, prima comprenderai la situazione in cui si trova e poi farai delle osservazioni.

         Ora, la questione non è che rendiate le persone ricche, che facilitiate la loro vita. Se si tratta della ricchezza, io posso rendere ognuno ricco, ma in quella situazione le persone diventeranno più cattive. La ricchezza rende le persone cattive se non comprendono la loro funzione. Non è faticoso soddisfare i desideri delle persone, ma diventeranno più cattive. Il desiderio di Dio è che le persone pensino correttamente, che amino la verità tramite la loro mente. Tutti devono pensare correttamente. Quando parlo, tutti devono sapere se parlo correttamente o meno. Anch’io devo sapere se lui parla correttamente o meno. Deve esserci un legame tra il suo e il mio pensiero. Anche i suoi sentimenti devono essere Divini.

         Questa non è una questione da realizzare in un giorno o in un anno. Deve essere l’ideale di tutta la vita. E non solo di questa vita, ma anche quando entreremo nell’altro mondo dobbiamo avere lo stesso ideale. Anche quando scendiamo e quando saliamo, questo deve essere l’ideale eterno per le nostre anime: amare Dio e  cercare di capirLo.

         Dite: “Questo è realizzabile?” Nicchia per nicchia si crea un intero tessuto. Secondo la mia opinione, potete realizzare in dieci anni ciò di cui vi parlo ora, ma se lavorate intensamente con la vostra mente, con il vostro cuore e con la vostra volontà. Se non lo realizzate, venite da me, vi dirò dove avete sbagliato. Ma ogni giorno dovete impiegare un’ora per la vostra mente, un’ora per il vostro cuore e un’ora per la vostra volontà. Impiegando tre ore al giorno, non correrete dietro il vento, ma lavorerete. Avete fatto così tante cose inutili, non c’è bisogno che ne fate altre.

         Un giovane amava una principessa e ogni sera andava sotto il suo balcone a suonare con la chitarra. Alla fine lei gli disse: “La tua musica è bella, ma solamente suonando non si realizza niente.” La vita esige anche un’altra cosa. Canterai, suonerai, ma bisogna anche mangiare, bisogna anche lavorare. Tutto il mio rispetto per la musica, ma solo con la musica i lavori non vanno avanti. Questa è solo un’introduzione, ma l’introduzione ha bisogno di una destinazione. Per quanto riguarda la chitarra, deve esserci un’ottima mente, un cuore buono e una forte volontà. Allora tutte le cose si realizzeranno con successo.

         Vi auguro ora che tutti diventiate amici della vostra mente, del vostro cuore e della vostra volontà.

   “Sia benedetto il nostro Signore Dio”

   “La buona preghiera” 

 

 XIIa lezione domenicale

Tenuta dal Maestro

Il 24.XII.1939, alle 10 del mattino

Sofia - Izgrev



[1]              Leva: valuta bulgara
[2]              Derviscio: membro di una confraternità mendicante musulmana
[3]              Bei o bey: titolo che designava il sovrano di uno stato vassallo della Turchia
[4]              Grosh: antica moneta bulgara
[5]              Kasha: in bulgaro significa pasta, pasticcio (guaio)
[6]              Matteo 7,7